L’orchestra di Goebbels. Ordini e veline alla stampa per manipolare le masse

 

Estructura y políticas de la comunicaciónLibrosPublicidad y comunicación organizacional

Editorial: Lindau
Año publicación: 2025
Autor: Giovanni Mari

Dopo che ebbero conquistato il potere, i nazisti iniziarono a esercitare sull’informazione un controllo asfissiante. Il regista dell’operazione fu Joseph Goebbels, ministro della Propaganda e instancabile agitatore, «ipnotizzato» da Hitler. La stampa avrebbe dovuto diventare il «pianoforte su cui il governo potrà suonare per influenzare le masse». Non bastava più infatti assecondare gli umori del popolo, occorreva manipolarli nel senso giudicato più conveniente per la nazione, promuovendo l’antisemitismo e la dedizione alla causa nazista fino al martirio, esaltando l’idea della guerra totale, disinformando sistematicamente, creando un sentimento positivo nella comunità. Ma quali furono le tecniche con cui si realizzò questa vera e propria invasione della mediasfera tedesca? Quali caratteristiche aveva la «lingua nazista» in cui erano scritte le dettagliatissime veline che gli zelanti funzionari pubblici passavano alle redazioni? Goebbels creò il monopolio nazionale delle notizie, un sistema centralizzato della pubblica informazione, e anno dopo anno inondò la società germanica – e non solo – con uno tsunami di verità artefatte e menzogne conclamate, plasmando un secolo fa molti dei pregiudizi razzisti ancora oggi radicati nell’opinione pubblica internazionale.

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